Acquerelli erotici 1795-1800, ecco come facevamo l’amore ai tempi di Ugo Foscolo
Le rivoluzioni, i rivolgimenti, i nuovi corsi della storia, quando, più o meno demagogicamente, si presentano come mutamenti voluti dalle grandi masse, sono preceduti e seguiti da una grande libertà sessuale, con un accresciuto ruolo di protagonismo femminile nella gestione della sessualità Così avvenne anche durante il settecento libertino e durante il periodo napoleonico. Le donne italiane – che secondo il giudizio di Stendhal hanno gli occhi più belli del mondo – ritenevano appetibili sentimentalmente e sessualmente i militari dell’esercito francese – giunti anche in italia con la Campagna del 1796 – o gli intellettuali italiani progressisti. Furono invece emarginati da questa gioia del sesso, i conservatori, i “codini”, i filo-austriaci. I nuovi orizzonti sono ben espressi da Stendhal, che scese in Italia come militare napoleonico e che spesso descrisse questo infinito de joie.
Erano gli anni di Foscolo e di Jacopo Ortis. Accanto alla grandezza del poeta italiano, che ebbe un infinito numero di storie sentimentali, al suo fascino intellettuale, al temperamento da greco classico che apriva le porte al sentimento tempestoso del Romanticismo, contribuì al suo successo di seduttore il fatto d’essere un contestatore e di indicare nuovi orizzonti. In questa pagina presentiamo una piccola serie di dipinti che vengono presumibilmente datati attorno al 1795, ma che sono, a nostro giudizio, leggermente successivi. (1800 circa). Comunque sia, la differenza di datazione è di pochissimi anni. Per quanto di qualità tecnica non eccelsa, essi documentano il nuovo modo “rapinoso” di fare l’amore. Ufficiali e compagne di gioco non utilizzano il letto, ma consumano rapporti sessuali in piedi, piegati su tavoli, in piscina. Dove sono presi dal desiderio, dove posso essere soli anche per qualche attimo.
Il letto è solo utile in audaci “composizioni a tre”, secondo gli inconfessabili desideri erotici femminili. Indagini condotte sulle donne di oggi, indicherebbero come prima fantasia ricorrente quella di fare l’amore con uno sconosciuto o con due uomini o in luoghi non scontati. Sembra che l’immaginazione delle ave, ai tempi di Foscolo, non fossero molto diverse, ma che venissero, praticate con frequenza.
ACCEDI GRATUITAMENTE, CLICCANDO SUL LINK, più sotto, ALLA NOSTRA RICCHISSIMA RACCOLTA DI STUDI E SAGGI DEDICATA AD ARTE ED EROS. SE VUOI SEGUIRE QUESTA RUBRICA QUOTIDIANA, VIENI SU STILE ARTE, DIGITANDO QUESTI DUE NOMI SU GOOGLE, O SALVA LA RUBRICA STESSA PER NON PERDERE GLI AGGIORNAMENTI CHE AVVERRANNO AUTOMATICAMENTE
No comments:
Post a Comment